Dettagli evento
24 Gennaio 2025
21:00-23:00
Casa del Teatro, Faenza

Teatro di Pace - ESERCIZI DI FANTASTICA

Dettagli evento
24 Gennaio 2025
21:00-23:00
Casa del Teatro, Faenza
Descrizione e programma

venerdì 24 gennaio 2025 ore 21

Rossi/Dimitri/Canessa/Manenti

ESERCIZI DI FANTASTICA

anche per ragazzi

da un’idea di Giorgio Rossi
una creazione di Elisa Canessa, Federico Dimitri, Francesco Manenti, Giorgio Rossi
interpreti Elisa Canessa, Federico Dimitri e Francesco Manenti
scenografie Francesco Givone, Francesco Manenti, Francesca Lombardi
costumi Beatrice Giannini, Francesca Lombardi
illustrazioni Francesco Manenti
produzione Sosta Palmizi

Spettacolo vincitore Premio della Giuria e Premio del pubblico del Vimercate Ragazzi Festival 2021
Menzione Speciale Premio Teatro per Ragazzi “Emanuele Luzzati” Comune di Santa Margherita Ligure 2023
Premio del pubblico 2023/2024 di Piccolipalchi/ Ente Regionale Teatrale Friuli Venezia Giulia

Una casa grigia. Tre personaggi grigi, annoiati, scialbi e obnubilati dal mezzo tecnologico, si muovono come prigionieri di un meccanismo prestabilito, gli occhi sempre attaccati agli schermi. Ma ecco arrivare un elemento inaspettato! Una farfalla sposterà il loro sguardo altrove e la casa diventerà teatro di nuove avventure e di trasformazioni. Un crescendo di emozioni e peripezie in cui i tre personaggi riscopriranno finalmente il potere della fantasia, in un continuo gioco a liberare i corpi e le menti.
Esercizi di fantastica racconta, con il linguaggio della danza e del movimento, il potere dell’immaginazione che trasforma cose e persone in qualcosa di sempre inaspettato e straordinario. Gli autori sono stati ispirati dall’idea di “Fantastica” dello scrittore Gianni Rodari. Vicino al surrealismo degli anni ’50 e ispirandosi all’opera di Alfred Jarry e alla sua patafisica (la scienza delle soluzioni immaginarie), Rodari affermava infatti l’esistenza di una Fantastica in totale contrapposizione alla Logica.

Giorgio Rossi
Come direbbe E. Satie‚ “è un mammifero danzante”. All’età di 4 anni‚ vedendo il clown svizzero Dimitri esibirsi nel surreale tempo della scena‚ ha capito che il teatro era la sua vita. Deve la sua fortuna artistica all’aver potuto assistere ai lavori di grandi maestri (Kantor, Brook, Bausch, Carlson), con alcuni dei quali ha imparato l’arte scenica‚ sia come allievo che come interprete. Nel 1984‚ è co–fondatore della Sosta Palmizi‚ sigla sotto la quale‚ in 30 anni‚ hanno lavorato oltre 400 danzatori e non, che hanno trovato lavoro nelle maggiori compagnie di teatro danza italiane ed europee o hanno fondato propri gruppi: alcuni di questi fanno parte del nucleo dell’associazione come Artisti Associati. Con i suoi spettacoli‚ oltre 30 produzioni, ha girato il mondo‚ grazie all’universalità dell’arte poetica del movimento. In questi anni ha collaborato con artisti provenienti dai più svariati ambiti come: Andrea Pazienza, Paolo Fresu, Bernardo Bertolucci, Terry Gilliam, Stefano Benni, Paola Turci, Lucia Poli, David Riondino, Paolo Rossi, Banda Osiris, Gabriele Mirabassi, Danilo Rea, Elisabetta Pozzi, Jovanotti e tanti altri, oltre a lavorare con persone di ogni età, con gli studenti, comunità terapeutiche e gruppi di recupero sociale.

Federico Dimitri
Si diploma nel 2004 presso l’Accademia Teatro Dimitri, Verscio (CH). Nel 2005 vince in Belgio il Premio Pinokkio con un suo spettacolo dal titolo Perfectly Coupled. Nello stesso anno e co-fondatore della compagnia I Tre Secondi, e crea gli spettacoli Zurigo Stazione Centrale (2005), I Doganieri (2010) e Kaspar (2015). Nel 2006 si trasferisce a Ginevra dove continua a lavorare come attore. Nello stesso periodo l’incontro con la regista Teresa Ludovico lo porta a collaborare con il Teatro Stabile d’Innovazione Kismet Opera di Bari. E’ protagonista dello spettacolo La Regina delle Nevi, regia Teresa Ludovico. Nel 2008 partecipa alla fondazione del gruppo di ricerca Progetto Brockenhaus, con sede in Ticino, con il quale crea gli spettacoli Non facciamone una tragedia e Sagra. Nelle estati 2009-2010-2012 partecipa al festival Origen, Riom (CH) sotto la direzione artistica di Giovanni Netzer. Arrivato a Livorno nel 2010, continua la sua collaborazione artistica tra l’Italia, la Svizzera e la Germania. Dal 2012 collabora con la Theater Werkstatt Gleis 5 di Frauenfeld (CH), con i quali crea Laina Viva. Nel 2013, assieme ad Elisa Canessa, fonda la Compagnia Dimitri/Canessa. Punto centrale, sempre, il corpo, contenitore del tutto, del gesto come della parola del concreto e del sottile; strumento fondamentale di comunicazione.
La compagnia lavora ormai da anni sia in Italia che all’estero, in particolare in Svizzera, ed ha al suo attivo quattro spettacoli: Bruno (2013), spettacolo vincitore del FIT, Festival Internazionale di Teatro di Lugano; ..di Giulietta e del suo Romeo (2014) e Hallo!I’m Jacket! (2016), Ad esempio questo cielo (2019). Realizza inoltre i videoclip Show me, per la cantante francese Marina P. e Lettera di San Paolo agli operai, Virginiana Miller, Targa Tenco 2014 Da anni lavora attivamente con il coreografo ticinese Giorgio Rossi, della compagnia Sosta Palmizi. Collaborazione che lo vedrà coinvolto da ottobre 2016 nella creazione dello spettacolo per ragazzi Col naso all’insù.

Elisa Canessa
Elisa inizia la sua formazione nel 1999, dedicandosi sia allo studio dei linguaggi più specificatamente corporei. Nel 2001 si diploma presso la Scuola di Teatro di Bologna, corso di formazione in Nouvea-Cirque. Dal 2002 Studia Commedia dell’Arte con la compagnia Pantakin da Venezia. Nel 2003 consegue una borsa di studio dall’Ass. Sosta Palmizi. Frequenta numerosi seminari di Contact Improvvisation con i maestri Dieter Hetikamp (Berlino) e Benno Voorham (Stoccolma) e con quest’ultimo collabora per due anni ad un progetto atto allo sviluppo della Danza Contemporanea nei paesi dell’Est Europa. Tra gli altri, studia con i Maestri Giorgio Rossi, Raffaella Giordano, Michele Modesto Casarin, Gey Pin Ang, Chiara Guidi, Francesca della Monica, Daniel Lepkoff, Dal 2001 Elisa lavora attivamente come interprete per: Compagnia Agar, Sant’Arcangelo dei Teatri; Arcipelago Circo-Teatro, La Biennale di Venezia; Compagnia Pantakin da Venezia, Commedia dell’arte; Benno Voorham for the ADDM Fest (Moldavia); Massimiliano Barrachini, Resolution Festival (London); Compagnia Sosta Palmizi, Giorgio Rossi/Raffaella Giordano; Teatro Kismet Opera – Teresa Ludovico; Teatro all’Improvviso, Mantova; Segni Particolari/Amina Amici; Origen Festival (CH). Dal 2002, parallelamente al lavoro di interprete, da vita ad una propria ricerca teatrale. E’ autrice degli spettacoli Esercizi e Drunk. Nel 2008 è co-fondatrice, in Svizzera, dell gruppo di ricerca Progetto Brockenhaus, con il quale crea gli spettacoli Non facciamone una tragedia e Sagra. Nel 2010 si diploma presso il Teatro Stabile di Torino in “Scritture per la Danza Contemporanea”, corso di specializzazione professionale tenuto da Raffaella Giordano. E’ interprete protagonista di uno dei videoclip di Lorenzo Jovanotti, Mezzogiorno. Nel 2013, Federico Dimitri, fonda la Compagnia Dimitri/Canessa. La compagnia lavora ormai da anni sia in Italia che all’estero, in particolare in Svizzera, ed ha al suo attivo quattro spettacoli: Bruno (2013), spettacolo vincitore del FIT, Festival Internazionale di Teatro di Lugano; ..di Giulietta e del suo Romeo (2014) e Hallo!I’m Jacket! (2016), Ad esempio questo cielo (2019). Realizza inoltre i videoclip Show me, per la cantante francese Marina P. e Lettera di San Paolo agli operai, Virginiana Miller, Targa Tenco 2014. Da anni lavora attivamente con il coreografo ticinese Giorgio Rossi, della compagnia Sosta Palmizi. Collaborazione che lo vedrà coinvolto da ottobre 2016 nella creazione dello spettacolo per ragazzi Col naso all’insù.

Francesco Manenti
Lavora nel campo del teatro, della performance e dell’arte visiva. E’ diplomato al Corso di Formazione Professionale in Noveau Cirque, presso la scuola di Teatro di Bologna Galante Garrone.Studia e approfondisce la Contact Improvisation, in particolare seguendo i seminari di D.Heitkamp e Benno Voorham. Nel 2003-2004 gli viene assegnata una Borsa di Studi da Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, coi quali studia frequentando i seminari di teatrodanza tenuti presso la Sosta Palmizi. Dal 2010 segue il lavoro di Masaki Iwana frequentando i suoi laboratori intensivi presso L’Atelier duButohBlanc in Normandia. Si è diplomato al Master internazionale WTTL (World Theatre Training Library) sotto la direzione artistica del Maestro Yuri Alschitz che si è svolto presso l’Università UNAM di Città del Messico con la finalità di sviluppare la pedagogia teatrale. Da diversi anni studia arti marziali (Ki Aikido, Kung Fu, TaiJiQuan), arti circensi (in particolare acrobatica aerea e danza con bastoni infuocati); nel 2011 si è diplomato come Insegnante di Dao Yin Fa Qi Gong presso la Scuola Tao Yin Italia.  Con Elisa Canessa da vita al Progetto Agatharandagio ed insieme creano gli spettacoli Esercizi e Drunk (coproduzione TIR-Danza) partecipando a diversi festival tra i quali: Lavori in Pelle, Premio Iceberg 2005, Festival DANAE 2006, ItaliaWave2009, GD’A 2004-2005 e Festival Inequilibrio-Armunia 2009.Nel 2008 crea insieme a E. di Terlizzi, E. Canessa, F. Dimitri, E. Rosenberg e P. Gianotti la compagnia svizzera di teatro del movimento Progetto Brockenhaus. Ha lavorato e tuttora collabora come interprete per alcune tra le più interessanti compagnie Italiane e straniere quali Sosta Palmizi (Giorgio Rossi), Pantakin(Michele Modesto Casarin),Teatro Kismet Opera (Teresa Ludovico), Eccentrici Dadarò. Ha lavorato inoltre con: Riccardo Palmieri-ArterieCIRT, PierrNosari-Acidi Alteri, Maria Carpaneto-Filo di Paglia, Company Mafalda, Dimensioni Parallele Teatro (Stefano Cenci). Parallelamente porta avanti una ricerca personale nel campo delle arti visive (www.francescomanenti.com).

Dopo gli spettacoli serali a seguire: dialoghi fra artisti e spettatori moderati dal critico teatrale Michele Pascarella

Maggiori informazioni e dettagli su tutte le attività sul sito www.teatroduemondi.it

La Casa del Teatro vuole aprire le porte a un nuovo pubblico e per facilitare la frequentazione a tutti i cittadini abbiamo fissato il costo del biglietto, con un gesto non solo simbolico, a soli 2 euro.
Per gli spettacoli i posti sono LIMITATI, consigliamo di prenotare allo 0546 622999 o sul sito www.teatroduemondi.it/news/ o il giorno dello spettacolo al 331 1211765.

 


 

Un teatro di pace: al via la Stagione della Casa del Teatro di Faenza

Una ricca programmazione di spettacoli per tutti, ma anche residenze creative, laboratori e incontri, nella proposta artistica e sociale curata dal Teatro Due Mondi.

Mercoledì 6 novembre inaugura la Stagione della Casa del Teatro di Faenza, dal titolo-tema un teatro di pace: «“Quando gridano i cannoni le muse restano in silenzio”: non vogliamo restare in silenzio, vogliamo dare all’arte voce e parole di pace» spiega Alberto Grilli, direttore del Teatro Due Mondi «Questo è il motivo della scelta del titolo, un teatro di pace, che accompagnerà tutti i progetti della prossima Stagione della Casa del Teatro, che sempre di più vogliamo definire come luogo di relazione, dialogo, confronto; uno spazio dove le storie e le culture differenti si incontrano e si intrecciano e dove ogni giorno si costruisce, su scala ridotta, quello che vorremmo fosse la normalità per tutto il Pianeta».

Il prologo, mercoledì 6 novembre, è con l’incontro Parlare di pace in tempo di guerra. Parteciperanno Maria Matteo di Assemblea Anarchica, la studiosa di teatro Cristina Valenti e il direttore artistico di Teatri di Vita Stefano Casi.

In programma fino ad aprile 2025 spettacoli di artisti provenienti da tutta Italia ma anche residenze creative, laboratori e incontri per tutti, secondo un’idea di arte e di cultura massimamente inclusiva e accogliente.

Alcune segnalazioni:

Teatro: il programma di spettacoli, fruibili a un costo di soli 2 euro, si apre con Zitti tutti! di Raffaello Baldini, interpretato da Denis Campitelli, in prima nazionale. Lo storico gruppo Teatro Tascabile di Bergamo proporrà Il principe dei gigli, mentre la compagnia Manimotò sarà in scena con Tomato Soap. Teatronovela sulla violenza di genere in un’unica puntata, spettacolo che attraversa i linguaggi del teatro di figura così come Lear e il suo Matto di Teatro Invito, rilettura shakespeariana per attore e burattini.

Spazio alla danza che suggerisce storie poetiche di umanità e fragilità con Luisa di Valentina Dal Mas, spettacolo vincitore del Premio Scenario Periferie 2023 ed Esercizi di Fantastica di Sosta Palmizi, creazione anche per ragazzi ispirata dal genio di Gianni Rodari e dalla Patafisica di Alfred Jarry.

Sono invece pensati in primis per i ragazzi gli spettacoli Candido, che il Teatro Due Mondi ha realizzato a partire dal romanzo filosofico di Voltaire, e Zizola. Ti voglio bene come il sale di Teatro Ippocampo.

Dopo gli appuntamenti serali, dialoghi fra artisti e spettatori moderati dal critico teatrale Michele Pascarella.

Dal 14 novembre, inoltre, la Casa del Teatro accoglierà la nuova edizione del laboratorio gratuito di teatro partecipato per tutte e tutti Senza Confini. Contro tutte le guerre.

Residenze d’artista: grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna la Casa del Teatro ospiterà, proseguendo un felice rapporto di collaborazione con l’Associazione Scenario, gli artisti Natiscalzi DT, Cicconi/Vono e Sea Dogs Plus. Nuovi appuntamenti in programma per la Residenza dello Spettatore, un’occasione di confronto, riflessione, elaborazione aperta gratuitamente a tutte e tutti.

La Casa del Teatro accoglierà anche tre spettacoli inseriti nella rassegna Teatri d’inverno a cura di Accademia Perduta/Romagna Teatri e, ad aprile, nuovi appuntamenti “a sorpresa” del ciclo KABARETT ’25 in compagnia del Teatro Due Mondi.

«La somma di tutto questo è la comunità in cui agiamo, è la nostra casa, il nostro orizzonte, il nostro percorso, il nostro vincolo» conclude Alberto Grilli
«Scriveva Dario Fo: “Un uomo che non partecipa alla vita della comunità, che si estranea, è un morto che cammina”».

Per gli spettacoli i posti sono limitati, prenotazione consigliata allo 0546 622999, alla pagina http://teatroduemondi.it/news/ oppure, il giorno dello spettacolo, al 331 1211765. Info: https://teatroduemondi.it/casa-del-teatro/ .

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Calendario
13 Dicembre

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IIL PRINCIPE DEI GIGLI

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24 Gennaio

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ESERCIZI DI FANTASTICA

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2 Marzo

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ZIZOLA Ti voglio bene come il sale

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14 Marzo

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LEAR E IL SUO MATTO

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venerdì 8 Novembre

Zitti tutti

Zitti tutti è un testo teatrale in dialetto romagnolo scritto nel 1993 da Raffaello Baldini, poeta di Santarcangelo di Romagna. Sulla scena pochi elementi: una poltrona, un tavolino, una lampada, un armadio e “Lui”. Un uomo comune, vinto dal tormento e dalla nevrosi, che passa in rassegna la sua vita attraverso una cascata di parole implacabili e comiche, dolci e dolenti. Racconta di sé, del suo paese, della sua gente, dei suoi figli, di sua moglie, dei tradimenti, del suo essere un piccolo benestante profondamente, tragicamente, poeticamente normale. Quest’uomo vive finché parla. E quando il flusso s’inceppa, la mente e il cuore scoppiano di solitudine e le parole si strozzano in gola. Non gli rimane che reagire urlando disperatamente “Zitti tutti!”.

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venerdì 29 Novembre

Luisa

Luisa nasce dall’incontro con una fragile donna: “Incontrare Luisa ha segnato uno spartiacque ondivago in me che definisce e cuce il mio essere al mondo. Sono entrata battagliera nei contesti di cura, poi, sfiorando le fragilità fisiche, emotive, cognitive che possono dimorare nell’essere umano, ho esitato. Forse, pur essendo una danzatrice, avevo fatto il passo più lungo della gamba. Per mia fortuna, ho scoperto presto che le misure in quei luoghi seguono un disordine di grandezza fuori dall’ordinario. Così, mi sono accordata levante a quell’unità di smisura umana, facendomi gazza ladra di sfaccettanti bagliori appartenenti all’unico Sole umano. Che sia un gesto, una parola, una sorprendente qualità di movimento, un essere umano nella sua interezza.”

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venerdì 13 Dicembre

IIL PRINCIPE DEI GIGLI

Uno spettacolo teatrale che nasce come riflessione artistica sulla figura femminile e sull’evoluzione del rapporto uomo-donna nella civiltà occidentale contemporanea. I movimenti culturali e le mutazioni socio-politiche della fine del XX secolo in Occidente, ci pongono davanti a una donna che rivendica per se stessa caratteristiche e ruoli assai diversi da quelli delle generazioni precedenti. Il lavoro si apre nel simbolo di una di quelle figure femminili, la Margherita Gautier della “Signora dalle camelie” e si sviluppa attraversando alcune suggestioni del femminismo contemporaneo. L’opera è strutturata come una rapsodia drammatica che si avvale di registri differenti: l’elaborazione di testi, il canto e il movimento.

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domenica 12 Gennaio

CANDIDO

In Vestfalia, in uno splendido castello di proprietà del Barone di Thunder-Ten-Tronckh, vive un giovane dal carattere ingenuo e sincero, di nome Candido… Così inizia il libro delle avventure di Candido, immaginario protagonista a cui Voltaire affida il compito di dimostrare ai filosofi del suo tempo – e a noi, che ancora lo leggiamo – per quale ragione il mondo in cui viviamo non sia il migliore dei mondi possibili. Lo spettacolo segue i viaggi di formazione di Candido che lo portano, in un batter d’occhio, dalla Bulgaria a Buenos Aires, dall’essere soldato e poi marinaio di un bastimento in rotta per Costantinopoli, fra amori disperati e amicizie autentiche. Solo noi possiamo far migliore il nostro mondo. Con l’impegno, lo studio, la partecipazione alla vita, facendo ciò che amiamo con le persone che amiamo.

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venerdì 24 Gennaio

ESERCIZI DI FANTASTICA

Una casa grigia. Tre personaggi grigi. Annoiati, scialbi e obnubilati dal mezzo tecnologico, si muovono come prigionieri di un meccanismo prestabilito, il loro sguardo è sempre rivolto agli schermi. Ma ecco una farfalla che sposterà il loro sguardo altrove e farà diventare la casa un teatro di trasformazioni. Un crescendo di emozioni e peripezie in cui i personaggi riscopriranno il potere della fantasia, in un continuo gioco a liberare i corpi e le menti. Lo spettacolo racconta, con il linguaggio della danza e del movimento, il potere dell’immaginazione che trasforma cose e persone in qualcosa di straordinario. Gli autori sono stati ispirati dall’idea di “Fantastica” di Gianni Rodari e dall’opera di Alfred Jarry e la sua patafisica (la scienza delle soluzioni immaginarie). Rodari affermava infatti l’esistenza di una Fantastica in totale contrapposizione alla Logica.

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venerdì 7 Febbraio

TOMATO SOAP

Lo spettacolo porta in scena la violenza di genere raccontando la storia di un uomo e una donna. Seguiamo le vicende di Gianni e Gilda dal loro primo incontro, l’innamoramento, la costruzione di una vita insieme, fino a diventare testimoni della prepotenza con cui la violenza diventa protagonista. Gianni e Gilda sono due pupazzi di gommapiuma a grandezza umana, marionnettes portées, manipolate a vista. Ma la storia dei pupazzi è anche il gioco di una coppia di performer, che sotto gli occhi del pubblico scambia le carte, invertendo i ruoli. A dispetto della gravità del contenuto, TOMATO SOAP utilizza un linguaggio lieve, visuale, ironico, muto, accompagnando il pubblico al limite della risata, là dove la tragedia diventa

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domenica 2 Marzo

ZIZOLA Ti voglio bene come il sale

Lo spettacolo fa parte di un percorso sulla poetica e la cultura del cibo. I protagonisti della fiaba sono re, principi e principesse, con Zizola, la più piccola delle figlie del re, che rischia di perdere gli affetti e la vita per via del sale. Una volta, al tempo della fiaba, il sale era un elemento prezioso perché serviva a conservare gli alimenti. Un brutto giorno Zizola osa paragonare il sale all’affetto per suo padre, il quale, sentendosi molto offeso dalla figlia, la caccia dal palazzo reale. Evidentemente il Re non aveva mai cucinato e non conosceva il valore del sale, ma dalla sua ignoranza e crudeltà inizia per Zizola una meravigliosa avventura, che la porterà ad incontrare l’amore della sua vita. E nella tavola imbandita del suo matrimonio la storia si trasforma in una lezione di cucina e d’amore per suo padre il Re.

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venerdì 14 Marzo

LEAR E IL SUO MATTO
venerdì 14 marzo 2025 ore 21

LEAR E IL SUO MATTO

Teatro Invito

Leggendo Shakespeare ci si imbatte in una realtà fatta di contrasti: l’alto e il basso, l’elevato e il volgare, il comico e il tragico. Nella sua tragedia forse più cupa, Re Lear, Shakespeare toglie allo spettatore ogni certezza, ogni punto fermo: il re dialoga con il suo matto e non si capisce chi dei due sia il matto; i figli apparentemente buoni sono cattivi e viceversa. I personaggi reagiscono in modo infantile, sembrano burattini nelle mani del destino: “Come mosche tra le mani di ragazzini crudeli noi siamo per gli dèi”. Perciò in questo spettacolo la scena elisabettiana è stata ridotta a una baracca di burattini dove il Re Lear è un attore in carne e ossa che dialoga con i suoi fantasmi scolpiti nel legno, dove il dramma è farsa e balletto indemoniato delle teste di legno..

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