Evento di mototerapia
Per ragazzi dai 10 anni con disabilità psicofisiche e/o relazionali
La motocicletta è uno dei mezzi che accomuna moltissimi appassionati alla ricerca di libertà, un veicolo che spinge tanti a ritrovare il buonumore e la spensieratezza.
Sulle basi di questo sono nate iniziative di ‘moto-terapia’ che, al pari di altre discipline, può tramutarsi in veicolo per regalare emozioni a persone con fragilità. Le origini della moto-terapia in Italia risalgono a oltre dieci anni fa quando un motociclista, Vanni Oddera, inizia a condividere la sua passione con ragazzi con fragilità intellettive e pazienti ospedalizzati dove la motocicletta fungeva da attivatore emozionale, che agiva sul sistema relazionale, cognitivo, comportamentale, senso-motorio e motivazionale.
Dal 2020 la moto-terapia è riconosciuta quale medicina complementare che può ben inserirsi nel processo riabilitativo che supporta gli aspetti emozionali, aumentando le capacità di autodeterminazione. Sull’esempio di altre iniziative simili, che si sono rivelate aver avuto riscontri più che positivi, due motoclub del territorio, gli ‘Amici de Mutor’ e i ‘Winter Bikers’, hanno proposto una giornata di divertimento, intitolata Il sorriso in moto, durante la quale i bikers hanno messo a disposizione i loro mezzi (motociclette, sidecar e moto a tre ruote) per ragazze e ragazzi e persone con disabilità psico-fisiche e relazionali.
L’appuntamento è per domenica 28 maggio alle ore 14.30 presso circuito ‘Vito Ortelli’ di via Lesi, nel quartiere Borgo a Faenza, dove una quarantina di persone hanno potuto godere della possibilità di stare accanto o dietro a un motociclista esperto e compiere alcuni giri, potendo divertirsi e assaporare l’ebbrezza della libertà donata dalle due ruote.